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AUTISMO E PARENT TRAINING

L’autismo è una sindrome che va a colpire tre aree fondamentali dell’individuo:

  • l’interazione sociale;

  • la comunicazione;

  • l’esplorazione dell’ambiente.

 

I bambini autistici hanno una compromissione marcata nel comportamento non verbale, ad es. assenza di contatto oculare, espressività facciale, e toni diversidella voce ecc.

Spesso vengono definiti come bambini che non sanno giocare o non sonointeressati a nessun giocattolo. Ad es. non giocano con la macchinina facendola camminare, ma possono essere interessati a mettere tutte in fila le macchinine o

far girare una delle ruote.

Infine hanno difficoltà nella relazione con l’altro, spesso sono bambini che nongiocano con i coetanei, ma preferiscono stare da soli.

L’eziologia dell’autismo è ancora in fase di studio. Ad oggi si pensa che abbiauna base biologica, che coinvolge più aree del funzionamento neurologico.

Gli studi effettuati fino ad ora hanno evidenziato che la terapia più efficaceper questo tipo di disturbo sia una terapia con approccio cognitivo-comportamentale.

 

Importante è anche il coinvolgimento della famiglia. I genitori sono coloro che passano più tempo con il bambino ed è importante aiutarli nella gestione delledifficoltà del bambino.

Lo studio offre terapie rivolte a bambini con disturbo autistico o altri tipi di disturbi generalizzati dello sviluppo, con un approccio cognitivo-comportamentale in maniera particolare facendo riferimento al metodoTEACCH.

Sono previsti incontri di parent training che hanno l’obiettivo di sostenere la coppia genitoriale sia da un punto di vista emotivo sia pratico per dare loro indicazioni sulla gestione di alcuni comportamenti.

Sarebbe utile anche il coinvolgimento della scuola, che è anche un contesto dove il bambino passa molte ore della sua giornata, per questo per chi lo richiede e lascuola si rende disponibile, è prevista una partecipazione ai GLHO e incontri con le insegnanti.

Stefania Straniero

 

PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA

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